The White Wall

 At 3000 meters altitude clouds are running fast, they are dense, cold and purely white. I breath them when the loud wind push them over me. I am completely surrounded by a white wall, I can  barely see  something but I feel what is around me, I don’t get lost, I am connected with this place, I know I will find the way. So when a shape of a building apears  I fell happy. It is pleasant to know that at this high altitude there is people who running a place to recovery, that makes you confortable and welcome you warmly, and where you find some rest.
Layed on my little bed I see the clouds out of the window still running fast, they’ll go on all night long, and they will maybe still there even in the morning when I’ll wake up. But I’m confident, soon or later they will leave letting me see the beautiness of this magic landscape. I will be gratefull on that moment.

 A 3000 metri di altitudine le nuvole corrono veloci, sono dense, fredde e bianche candide. Le respiro mentre il vento le spinge addosso a me. Sono completamente circondato da un muro bianco,  a malapena riesco a vedere, ma sento cosa ho attorno, non mi perdo, sono connesso con questo luogo, so che troverò la mia strada. Quando finalmente riconosco la forma di un edificio mi rallegro. E’ piacevole sapere che a queste altitudini ci sono delle persone che mantengono un posto per rifugiarsi, e ti accolgono calorosamente, e ti offrono un posto per riposare. Sdraiato sul mio letto stretto, vedo le nuvole correre fuori dalla finestra, andranno avanti tutta la notte, magari saranno ancora li domani mattina al mio risveglio, ma so che prima o poi se ne andranno, e mi lasceranno finalmente godere del bellissimo panorama che nascondevano. In quel momento ne sarò grato.

Iceclimbing in Sottoguda Canyon

A Gennaio ai Serrai di Sottoguda,  le cascate che d’estate scorrono giù veloci per le pareti rocciose, adesso sono immobili, congelate. Lo spettacolo è imponente e silenzioso, sono il battito delle picozze sul ghiaccio, ed i pezzi che cadendo si frantumano a terra ad animarlo.

Lungo il percorso che si snoda in fondo al canyon sovrastato da alti muri di roccia erosa, ci sono diverse cascate congelate di varie difficoltà e spettacolarità, alcune le piu famose sono “La spada nella roccia” che si vede subito dopo il ponte che passa alto sopra il sentiero, “La Cattedrale” che maestosamente rivela subito il motivo del suo nome, oppure “Excalibur” dal colore azzurro intenso, ed altre ancora.

Qui i climbers più esperti e temerari si  avventurano a scalare questi flussi d’acqua congelata. Dal basso a testa insù c’è da farsi venire i cervicali a seguirli salire con tanta sicurezza con dei movimenti lenti ma precisi una superficie così estremamente scivolosa, e nel contempo continuare a meravigliarsi per l’imponenza delle strutture naturali alle quali sono appesi e si affidano. Lo spettacolo è un perfetto connubio tra uomo e natura dove entrambi sono protagonisti, l’uomo con i suoi movimenti, la natura con le sue forme, entrambi a loro modo perfetti.

Settsàss, tra roccia e polvere di vulcano

Hiking to the Setsàss summit. This track develops in peaceable landscape, forgotten by the mass of people that crowd Falzarego and Valparola Passes. We walk through rocky paths and green valleys that cover an intense red volcanic rust. The climb to the Settsàss summit is not so difficult but it is quite challenging going ahead among the rocks. On top, at 2571mt the view is wide opened on all the surrounding peaks, silence makes it even more spectacular. Just a peak cross and another two quiet hikers sharing with us that magical moment. Upon us the sky started rumbling and getting darker and darker. Fortunately we did’t get caught in the rain. Once arrived at our base camp we enjoyed the storm brewing in the distance, creating magical light in the sky.

Salita alla vetta principale del gruppo dei Settsàss. Escursione che si svolge in luoghi silenziosi, ignorati, almeno in questo periodo dalle folle che si concentrano vicino tra il Passo Falzarego ed il Valparola. Si cammina su sentieri rocciosi alternati a verdi vallate che coprono un terreno rosso ruggine di origine vulcanica. La salita alla cima dei Settsàss non è difficile ma serve impegno per scavalcare le rocce lungo il percorso. Arrivati in cima a quota 2571mt la vista si apre su un panorama a tutto campo sui monti circostanti, il silenzio rende tutto piu spettacolare, solo una croce di vetta e due pacifici escursionisti in cerca della medesima tranquillità a condividere il momento. Sopra il cielo si sta annuvolando, ma anche questa volta la fortuna vuole che del temporale possiamo goderne la spettacolarità tranquillamente dal punto di arrivo.

Konnichiwa Dolomiti!

Keisuke, Marika & Misako came from Japan to visit us. Very pleased to have them here and was great they wanted to see Dolomites before any other place. They are good hikers and nature lovers, so was real pleasure to share this adventure

Keisuke, Marika & Misako sono venuti in viaggio dal Giappone. Fantastico averli qui, e che abbiano voluto visitare le Dolomiti prima di ogni altro posto. Sono degli ottimi escursionisti che amano le bellezze della natura. Un vero piacere condividere con loro questa avventura.